Vittoria Maioli Sanese

Vittoria Maioli Sanese; Vittoria Maioli Sanese eminente psicologa e fondatrice del Centro di Consulenza Familiare UCIPEM, ha detto addio al mondo all’età di 80 anni dopo una lunga battaglia con una grave malattia. Rimase attiva e dedita fino alla fine, lasciando dietro di sé un’eredità di profonda comprensione e comprensione delle complessità dei rapporti familiari.

Nata a Rimini, Italia, Vittoria Maioli Sanese si è avventurata nel campo della consulenza familiare, fondando il centro di consulenza nel 1970, di cui ha ricoperto con passione il ruolo di direttrice per oltre quattro decenni. Il suo impegno per il benessere delle coppie e delle famiglie si è esteso oltre la sua vita professionale, poiché ha affrontato il suo lavoro con una miscela unica di passione e chiarezza intellettuale.

Vittoria Maioli Sanese
Vittoria Maioli Sanese

Sposata con il politico Nicola Sanese, dal quale ha avuto sei figli – quattro naturali e due adottati – Vittoria ha svolto un ruolo fondamentale non solo come madre e nonna, ma anche come faro di fede e di valori per la sua famiglia allargata. La sua formazione ecclesiale all’interno del movimento di Comunione e Liberazione ha plasmato la sua visione del mondo, rendendola una figura significativa non solo nella comunità riminese ma in tutta Italia. È stata ampiamente riconosciuta per il suo contributo professionale, caratterizzato da convegni, iniziative di formazione e come autrice di numerosi libri che affrontano le dinamiche familiari e le relazioni genitori-figli.

Nella sua pratica clinica, Vittoria si è concentrata sulla comprensione delle complesse relazioni tra coniugi, madri, padri e figli. Il suo approccio è andato oltre la fornitura di manuali o istruzioni, offrendo invece preziosi percorsi di assistenza a coloro che cercano aiuto. Uno dei suoi lavori fondamentali, “Ho sete, per favore. Padre, madre, figli. Un’esperienza nell’aiutare i genitori” (2004), ha ottenuto un successo significativo e ha dato il tono ai suoi libri successivi, tra cui “Perché ti amo” ( (2006), “Come un figlio” (2008), “Chi sei tu che mi guardi” (2010), e “La domanda. Come un vento impetuoso” (2015).

Oltre al suo lavoro clinico, Vittoria ha condotto attivamente gruppi di riflessione e formazione per genitori, assistenti sociali, educatori e psicologi. Divenne una ricercata relatrice in convegni, congressi e seminari, partecipando a manifestazioni come il Meeting di Rimini e ai vari raduni organizzati dalla diocesi di Rimini e dalle parrocchie.

In una recente intervista, Vittoria ha affrontato la questione del femminicidio, offrendo una prospettiva ricca di sfumature e profonda. Rifiutando le interpretazioni ideologiche, ha sottolineato l’importanza della trasformazione personale, affermando: “Possiamo fare tutte le leggi del mondo, ma se manca il passaggio dentro di sé, il cambiamento della persona, non accadrà nulla di significativo”. Ha identificato la radice del problema nel crescente narcisismo all’interno della società, che porta all’intolleranza dei propri limiti e della frustrazione.

Comunione e Liberazione, in un omaggio sul sito de “Il Ponte”, il settimanale della diocesi di Rimini, ha ricordato Vittoria come impegnata sostenitrice della cura e dell’educazione all’amore umano. Hanno messo in risalto la sua fede incrollabile in Cristo, che ha mantenuto anche di fronte alla malattia. Nel necrologio si esprimeva l’auspicio che lei, accanto al Servo di Dio don Luigi Giussani, continuasse a guidare e sostenere gli altri nella fede.

Sabato 20 gennaio, alle ore 15, nel Duomo di Rimini, si sono svolti i funerali di Vittoria Maioli Sanese, che hanno segnato la fine di una vita dedicata a comprendere, sostenere e arricchire la vita di innumerevoli famiglie.

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