Malattia Vincenzo Mollica; Vincenzo Mollica, persona dai molteplici talenti, ha calcato gli studi di Radio DEEJAY con la sua presenza, condividendo pensieri ed esperienze in attesa del suo prossimo spettacolo teatrale, “L’Arte di Non Vedere”. L’intervista, condotta da Linus e Nicola Savino su Deejay Gioca Italia, è stata una profonda esplorazione della vita di Mollica, cosparsa di aneddoti, saggezza e uno sguardo alle sfide che deve affrontare.
Nel corso della conversazione, Mollica ha rivelato candidamente di vivere non con una, ma con tre malattie: il morbo di Parkinson, il diabete e la cecità. Di fronte a queste avversità, abbraccia la vita con resilienza, affermando: “Cerco di andare d’accordo, non sempre ci riesco, ma vado avanti. Tengo sempre in tasca un sorriso e un po’ di speranza”. Questo atteggiamento, unito al suo spirito indomabile, costituisce il fondamento del suo viaggio attraverso le prove della vita.
Il tema della cecità ha portato Mollica a condividere un toccante aneddoto sul suo defunto amico, Andrea Camilleri, il famoso scrittore dietro Montalbano. Nonostante la propria cecità negli anni successivi, Camilleri consigliò a Mollica di non dimenticare i colori, esortandolo a ricordare le sfumature del giallo, del rosso e del verde. La saggezza di Camilleri si estendeva oltre il regno visivo, poiché parlava di sogni che diventavano più chiari e vividi. Mollica riflette su questo, affermando che i sogni, quando si arricchiscono della vividezza della memoria, diventano fonte di forza.
Nel discutere delle sue malattie e delle sfide che pongono, Mollica ha sottolineato l’importanza dell’umiltà nella sua vita. Ha parlato dell’arte di ascoltare veramente senza pregiudizi, una qualità che ritiene rara nel mondo contemporaneo. Con umiltà, Mollica coltiva legami autentici, un sentimento riflesso nell’affetto e nel sostegno che riceve da chi lo circonda.
Il motivo principale della presenza di Mollica su Radio DEEJAY è stato quello di presentare il suo spettacolo teatrale, “L’arte di non vedere”, in programma a gennaio. Rifiutando l’idea di scrivere un’autobiografia, Mollica mira a condividere le sue esperienze di vita attraverso questo spettacolo, sottolineando l’arte di arrangiarsi di fronte alle sfide. Il titolo stesso suggerisce una profonda esplorazione della cecità, non solo come disturbo fisico ma come viaggio metaforico attraverso la vita.
Alla domanda sulla scaletta del suo spettacolo teatrale, la risposta di Mollica riflette la sua prospettiva unica sulla vita. Ha affermato che la migliore playlist è quella che gli viene in mente inaspettatamente, intrecciando le sue esperienze di vedere e non vedere. Con umorismo e un pizzico di nostalgia, Mollica ha salutato il pubblico, sottolineando il privilegio di vederli tutti giovani, belli e magri.
Mentre lo spettacolo si preannuncia, Mollica accenna a un curioso intreccio di ricordi che coinvolge personaggi illustri come Alda Merini, Fellini, Battiato, Guccini e Lucio Dalla. Attraverso questa fusione di storie personali e riferimenti culturali, Mollica mira a creare un’esperienza indimenticabile che trascende i limiti imposti dalle sue malattie.
Ascoltando Vincenzo Mollica su Radio DEEJAY, non si può fare a meno di lasciarsi ispirare dalla sua resilienza, umiltà e dall’abile navigazione di una vita vissuta riccamente nonostante le sfide fisiche. Le sue parole riecheggiano una verità profonda: affrontando le avversità si possono trovare forza, speranza e la bellezza di playlist inaspettate che arricchiscono il quadro della vita.