Anna Karenina Citazioni; Anna Karenina, un capolavoro senza tempo di Leone Tolstoj, vide la luce per la prima volta nel 1877. Da allora, ha continuato ad affascinare i lettori con la sua ricca narrativa e la profonda esplorazione della condizione umana. Le righe di apertura, spesso citate in varie traduzioni, pongono le basi per l’intricata rete di relazioni e le complesse emozioni che si dispiegano nel romanzo.
Nella casa degli Oblonskij il caos regna sovrano. La rivelazione di una relazione illecita tra il marito e una governante francese ha mandato in frantumi l’apparenza di felicità domestica. La moglie, incapace di sopportare il tradimento, dichiara la propria incapacità di convivere con il marito sotto lo stesso tetto. Questo tumulto si estende oltre la coppia e colpisce l’intera famiglia, dai bambini alla servitù. La famiglia un tempo unita ora sembra transitoria come un incontro casuale in un hotel, ogni membro è alle prese con un profondo senso di perdita e disillusione.
Vari traduttori, tra cui Ossip Felyne, Leone Ginzburg, Maria Bianca Luporini, Enrico Mercatali e Pietro Zveteremich, hanno catturato l’essenza di questo disordine nelle loro rispettive interpretazioni. Nonostante le sottili differenze nelle loro traduzioni, il sentimento centrale rimane coerente: la disintegrazione di una famiglia un tempo felice in un disordine di emozioni e relazioni in frantumi.
Citazioni su Anna Karenina
- Anna è lui, Tolstoj. Ciò che li unisce è l’improvvisa scoperta di un universo più reale del mondo a cui appartengono da sempre. Anna si strappa da quel suo mondo, che è – come lo chiama Lukács ne La teoria del romanzo – “il mondo delle convenzioni”. Anna abbandona tutto per sfuggirgli. (Igor Sibaldi)
- Anna Karenina è scritta in un modo terribilmente diseguale (si vede quanto lo annoiasse). Ci sono semplicemente pagine e capitoli mediocri. (Alexander Alexander Blok)
- È un’opera d’arte perfetta, il che è molto appropriato; un libro assolutamente diverso da quello che viene pubblicato in Europa: l’idea è completamente russa. (Fëdor Dostoevskij)
- Il romanzo non aveva ancora fatto in tempo a essere pubblicato integralmente sulle riviste quando le librerie iniziarono ad essere prese d’assalto da persone che volevano acquistare l’edizione in volume. E in un solo giorno, quando Anna Karenina è apparsa in questa edizione a Pietroburgo, la libreria Wolf ha venduto più di cinquecento copie, un’impresa assolutamente senza precedenti. ( Sigizmund Feliksovič Librovič )
- In Anna Karenina il senso di colpa è rappresentato come un ostacolo, o meglio come una barriera insormontabile al raggiungimento della felicità; mentre al di fuori della colpa, lungo i sentieri di chi ha creato senza distruggere nulla, la felicità fiorisce e germoglia consentendo una comprensione umana più ampia e intensa. (Natalia Ginzburg)
Il romanzo è un arazzo di personaggi, ognuno alle prese con le proprie lotte e dilemmi. Le citazioni intervallate nel testo forniscono scorci delle profonde osservazioni e riflessioni fatte da Tolstoj. Dal ruolo delle donne nella società alle complessità dell’amore, queste citazioni servono come indicatori toccanti delle riflessioni filosofiche dell’autore.
Tolstoj, attraverso il personaggio di Anna, approfondisce la complessità delle relazioni umane e le conseguenze delle norme sociali. La relazione tra Anna e Vronski diventa un punto focale, sfidando la moralità convenzionale e mettendo in luce la fragilità delle aspettative sociali. L’amore, nelle sue varie forme, viene esaminato attentamente: dall’amore appassionato, quasi ossessivo, tra Anna e Vronski alle nozioni più platoniche e sociali dell’amore discusse nei dialoghi filosofici.
Il romanzo tocca anche questioni sociali più ampie, come la disuguaglianza dei diritti nel matrimonio e le sfide affrontate dalle donne in una società patriarcale. Tolstoj, attraverso i suoi personaggi, diventa un acuto osservatore della condizione umana, offrendo critiche e approfondimenti che rimangono attuali nel tempo e nelle culture.
Le citazioni su Anna Karenina forniscono uno sguardo sull’accoglienza del romanzo da parte di varie figure letterarie. Dostoevskij lo elogia come una “perfetta opera d’arte”, mentre altri notano la sua essenza russa e la richiesta senza precedenti che ha generato dopo la sua pubblicazione. Le diverse opinioni riflettono la capacità del romanzo di entrare in risonanza sia con i lettori che con i critici, trascendendo i confini culturali.
Nelle toccanti parole di Leone Ginzburg e Maria Bianca Luporini, le traduzioni riecheggiano i temi intramontabili del capolavoro di Tolstoj. La ripetizione dello stesso scenario – una famiglia allo sbando, una moglie tradita, figli abbandonati e servi rassegnati – sottolinea l’universalità delle lotte umane e i modi unici in cui ogni famiglia è alle prese con la propria infelicità.
Anna Karenina, con la sua esplorazione senza tempo dell’amore, della moralità e delle aspettative sociali, rappresenta una testimonianza del genio letterario di Tolstoj. Il fascino duraturo del romanzo risiede nella sua capacità di svelare le complessità dell’esperienza umana, invitando i lettori a riflettere sulle proprie vite e relazioni.